... safari fotografici nelle riserve

St Louis è infatti una tappa fondamentale poiché da qui si potrà raggiungere con bus e piroghe riserve ricche di fauna ... Parc National de la Langue de Barbarie, Réserve Guembeul, Parc aux Oiseaux du Djoudj ... e il mercatino locale.












ST LOUIS

St Louis ... un desiderio che mi era sconosciuto fino al momento in cui ci avviciniamo al Pont Faidherbe per raggiungere l'isola, imboccare la strada (!?!?) che costeggia il porto e cercare di raggiungere l'Hotel Dior ... il camper si insabbia ... camion bambini pecore galline e anitre selvatiche belati e schiamazzi ... qui vivono i pescatori e le loro famiglie e da qui non intendono andarsene!

I colori vivaci delle piroghe e degli abiti delle donne, la barca nuova da mettere in acqua, le case coloniali (quelle ancora fatiscenti e quelle già ristrutturate grazie anche al fatto che St Louis è dal 2000 patrimonio dell'Umanità), i furgoni del Transport Commun che non partono se non sono stracarichi e gli ultimi si attaccano in coda con le portiere aperte ... pittoresca colorata vivace ... o sono io che la vedo così?







Verso la frontiera Mauritania - Senegal

Si fanno incontri davvero stravaganti lungo la pista che ci porterà alla frontiera in uno scenario straordinario















Questo percorso, alternativo alla famigerata frontiera di Rosso, rappresenta in qualche modo il vero inizio dell'avventura africana. E' una strada di nuova costruzione ma asfaltata solo per i primi 30 km, dopodiché continua come pista. Dopo la località di Keur Messène si entra nel Parc National du Diawling sul fiume Senegal, il fiume fa da linea di confine tra la Mauritania e il Senegal; il posto di blocco è nel parco e si paga un ticket per questo passaggio del ponte. Dopo 10 km arriviamo alla frontiera Mauritana/Senegalese di Diama Dam  e incontriamo la nostra guida senegalese Soleyman,  “Sole” per tutti .

Quanta vita sulla spiaggia dell'Atlantico!!!


C'è un mondo brulicante di vita ... gli uomini ritornano con le piroghe cariche di pesce, le donne li aspettano portando loro il cibo ristoratore, i ragazzini fanno la loro parte con i carretti e i anche i bambini vogliono essere d'aiuto ... i gabbiani non vedono l'ora di tuffarsi a raccogliere i pesci abbandonati.









E' una tappa emozionante ... non vedevo l'ora di correre verso la spiaggia dove, verso il tramonto arrivano i pescatori. Se per loro è la vita quotidiana per noi è un grande spettacolo.
Passeremo qui, nel parcheggio di un albergo nei pressi del mercato del pesce, due notti. Visiteremo il centro della capitale con il suo carico di umanità, il museo, il mercato dell'artigianato sempre accompagnati da Ibrahim, la guida locale.

... strada facendo verso Nouakchott

Il famoso Treno del Ferro, che con i suoi 3 km è il treno più lungo del mondo. Utilizzato dalle miniere locali per il trasporto di minerali al porto. 








Nouadhibou & il Parco Nazionale del banco di Arguin

Mentre Michele si occupa della trafila burocratica noi ciondoliamo chiacchierando in mezzo ai ns camper. Un doganiere viene a ispezionare il nostro ... è gentile e più che altro mostra curiosità verso l'abitacolo; gli offro un bicchiere di succo d'arancia che accetta volentieri.
Poi finalmente (quanto tempo è trascorso?) ci comunicano di andare a fare le foto (alla fine le fanno solo a noi donne) e prendere le impronte digitali. L'ufficiale che le scatta risulta essere quello (non ha una divisa) che per almeno 3/4 d'ora recitava il Corano mentre noi aspettavamo pazientemente al sole ciarlando (in francese come per tutto il viaggio) con i locali.

Nouadhibou è nota soprattutto per la sua baia diventata nel tempo un cimitero di navi

Raggiungiamo L'Hotel Abba alle 19.10
Andremo a Cap Blanc per scovare le foche monache e in centro per il mercato cittadino. E sarà qui che, offerte da Michele, mangeremo ottime frittelle che una donna prepara seduta sul marciapiede.
La sera ritorneremo in centro per visitare una manifestazione dedicata alle tante iniziative positive in atto: a favore della vista (problema sanitario molto diffuso), del cinema locale, mostra di artigianato, la conoscenza e protezione del mare, unica fonte economica. Tutti i responsabili dei vari stand sono gentili e coinvolgenti.








http://sometimes-interesting.com/2013/07/24/largest-ship-graveyard-in-the-world-nouadhibou-mauritania/

Frontiera Morocco-Mauritanie ... no man's land

Il Sahara avrà pure una parte di fascino ma è veramente spettrale e diventa pure noioso quando anche il cielo appare grigio; solo a tratti si intravede una striscia di Atlantico. Da tempo ormai la carovana dei sette equipaggi viaggia quasi in solitaria in questo pezzo di mondo e noi, pur con un CB piuttosto scarso, ci siamo ben adattati al viaggio di gruppo.
L'obbiettivo della giornata è raggiungere Nouadhibou, prima tappa in Mauritania,  dove passeremo la notte. La direzione è dunque El Guergarat. Anche qui, all'uscita dal Marocco come per l'entrata, la prassi burocratica è piuttosto intensa perché comprende diversi passaggi. Poi ... finalmente ... inizia il vivo del viaggio attraversando 4 km di terra di nessuno che è quasi impossibile raccontare ma,  fiduciosa nel pilota e nelle risposte del camper stesso, tiro un enorme respiro di sollievo quando parcheggiamo nello spiazzo della dogana. E abbiamo anche finito i biscottini di Catia.




Verso la Mauritania

Sono 2800 km da percorrere in Marocco per raggiungere la frontiera con la Mauritania ... un percorso che prevede ovviamente alcune tappe per passare la notte oltre che le soste pranzo e pausa caffè.
Asilah ... una deliziosa cittadina in classico stile marocchino.
Marrakech ...  raggiungiamo il centro in taxi e ceniamo nella piazza centrale.
Una sera sotto un cielo trapuntato di stelle luminose sulla scogliera all'inizio del Polisario poi nella suggestiva Baja di Dakhla frustata dal vento dove incontreremo un paio di equipaggi con i quali condivideremo il viaggio.
Una sosta pranzo è fissata a Cap Boujdour in un'area in riva all'oceano Atlantico. Qui potremo fare la spesa (pane, frutta, verdure) curiosandoci attorno.
Cap Boujdour è una cittadina del Sahara settentrionale che si è sviluppata nei pressi di uno dei tanti villaggi di pescatori lungo la costa del Sahara occidentale; la baia di Dakhla si trova invece a sud e sarà l'ultima località in Marocco prima di entrare in Mauritania.